È stato scoperto, in Madagascar, il più piccolo camaleonte del mondo: si chiama "Brookesia Micra", appartenente al gruppo "Brookesia minima".
Non smette mai di stupire l’immenso patrimonio biologico del Madagascar. Difatti, sono state scoperte 4 nuove specie di camaleonti, definiti “nani”. Proprio per questo sono stati già classificati tra i rettili più piccoli al mondo, essendo lunghi poche decine di millimetri, tanto poter stare sul dito di una mano.
Appartengono tutti al gruppo dei “Brookesia minima” e la loro scoperta è stata effettuata da alcuni ricercatori coordinati dal tedesco Frank Glaw, della collezione zoologica statale di Monaco di Baviera. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Plos One . Li hanno scovati, per l’appunto, nella foresta pluviale nel nord del Madagascar. La specie più piccola delle quattro, definita “Brookesia micra”, è stata rinvenuta a Nosy Hara, un piccolo isolotto. Stando a quanto affermano i ricercatori, la sua evoluzione può essere riconducibile al “nanismo insulare”, un fenomeno che avviene proprio in alcune specie che vivono in un ambiente particolarmente isolato.
Ecco quanto ha affermato Frank Glaw: “L’estrema miniaturizzazione di questi rettili nani potrebbe essere accompagnata da molte specializzazioni della struttura del corpo, e costituisce un promettente campo di ricerca per il futuro. La cosa più urgente è però concentrare i nostri sforzi per la salvaguardia di queste e altre specie microendemiche in Madagascar, che sono pesantemente minacciate dalla deforestazione”.
Per quanto riguarda invece, le motivazioni che hanno permesso a questi micro rettili di sviluppare queste ridotte dimensioni, c’è la spiegazione di Maria Rita Palombo, paleontologa dell’università di Roma La Sapienza: “Le isole sono dei laboratori naturali perfetti per studiare l’evoluzione, perché qui tutto avviene più velocemente. In genere nelle isole troviamo poche specie di animali che vanno incontro a frequenti variazioni di taglia: i grandi mammiferi tendono a rimpiccolirsi, mentre piccoli mammiferi, uccelli e rettili tendono a diventare più grandi, basti pensare al famoso drago di Komodo. Le eccezioni comunque non sono così rare, come nel caso di questi camaleonti nani”.
“Non sono ancora del tutto chiari i motivi che spingono gli animali a variare le proprie dimensioni. Il fenomeno può essere favorito dal fatto che i pochi esemplari presenti si incrocino spesso con altri strettamente imparentati, ma non solo. Spesso cambiare taglia significa andare a occupare nuove nicchie ecologiche che offrono più chance di sopravvivenza”.
di Massimiliano Dramis
.
.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi Guadagnare col Tuo Blog , visita : www.cipiri.com