Intervista a Nikola Tesla
Un testo sconvolgente per il contenuto e soprattutto per il suo autore, Nikola Tesla, il padre della
moderna era elettrica. Il sito WorldTruth.tv ha pubblicato questa intervista senza citare la sua origine,
affermando che è avvenuta nel 1899 nel laboratorio di Tesla a Colorado Springs grazie a John Smith
giornalista della rivista Immortality.
Il punto interrogativo nel titolo e il condizionale nascono da apparenti contraddizioni temporali. Tesla
parla della teoria della relatività che però è stata pubblicata solo 6 anni dopo nel 1905, e nomina i buchi
neri il cui termine è stato coniato solo nel 1960. Anche il concetto delle stelle nelle galassie appartiene
al lavoro di Heber Curtis nel 1917 in cui usava il termine galassia contenenti stelle che è stato poi
confermato negli anni ’20.
Non so da dove provenga o se sia stata modificata
per renderla più appetibile inserendo concetti
moderni.
GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei si è guadagnato la fama dell’uomo che si è addentrato nei processi
cosmici. Chi è lei, signor Tesla?
TESLA: È una domanda interessante, Sig. Smith, e tento di darle una risposta adeguata.
GIORNALISTA: Dicono che lei provenga dalla Croazia, dalla zona denominata Lika, dove la gente
cresce assieme agli alberi, alle rocce e al cielo stellato. Dicono che il suo paese natale porta il nome dei
firi della montagna, e che la casa dove nacque si trova vicino al bosco e alla chiesa.
TESLA: Davvero tutto ciò che ha detto è la verità. Sono orgoglioso della mia origine serba e della mia
patria croata.
GIORNALISTA: I futuristi dicono che il secolo XX ed il secolo XXI sono nati nella testa di Nikola Tesla.
Celebrano il campo magnetico all’inverso e cantano inni al motore a induzione. Il suo creatore fu
chiamato “il cacciatore che acchiappò la luce nelle sue reti dalle profondità della terra” e “il guerriero
che catturò fuoco dal cielo”. Si dice che sia il padre della corrente alternata, colui che farà sì che la
Fisica e la Chimica dominino la metà del mondo.
L’industria lo proclamerà suo santo supremo, un banchiere per i più grandi benefattori. Nel laboratorio
di Nikola Tesla si è scisso per la prima volta un atomo. Si è creata un’arma che produce vibrazioni
sismiche. Lì si scoprirono raggi cosmici neri. Cinque razze lo venereranno in futuro, perché ha
insegnato loro un grande segreto: che gli elementi di Empedocle si possono irrigare con le forze vitali
degli eteri.
TESLA: Sì, queste sono alcune delle mie scoperte più importanti. Anche così sono un uomo sconfitto.
Non sono riuscito a ottenere il maggiore dei miei obiettivi.
GIORNALISTA: Quale sarebbe questo desiderio, signor Tesla?
TESLA: Vorrei illuminare tutta la terra. C’è elettricità sufficiente per creare un secondo sole. La luce
apparirebbe attorno all’equatore, come l’anello attorno a Saturno.
L’umanità non è pronta per la grandezza.
A Colorado Springs ho impregnato la terra di elettricità.
Potremmo spargere anche le altre energie, come l’energia mentale positiva che si trova nella musica di
Bach o Mozart, o nei versi dei grandi poeti. All’interno della Terra ci sono energie di allegria, pace e
amore che si esprimono per esempio attraverso un fire che cresce dalla terra, gli alimenti che escono
da essa e tutto ciò che la rende la casa dell’uomo.
Ho passato anni cercando la maniera di far sì che questa energia potesse inflenzare la gente. La
bellezza e l’aroma delle rose possono essere utilizzati come una medicina ed i raggi del sole come un
alimento. La vita ha un numero infiito di forme e il dovere degli scienziati è quello di trovarle in tutte le
forme della materia. Tre cose sono essenziali in questo senso. Tutto quello che faccio è cercarle. So
che non le troverò, ma comunque non vi rinuncio.
GIORNALISTA: Quali sono queste cose?
TESLA: Un problema è il cibo. Quale energia, stellare o terrestre, può alimentare gli affamati della
Terra? Con che vino si può acquietare tutta la sete, affihé le persone possano incoraggiare il proprio
cuore e capire che sono degli dei? Un’altra cosa è distruggere il potere del male e la soffrenza in cui
l’uomo passa la vita! A volte si produce come un’epidemia nelle profondità dello spazio. In questo secolo
la malattia si è estesa dalla Terra verso l’Universo. La terza cosa è: esiste un eccesso di luce
nell’Universo? Scoprii una stella che in accordo alle leggi astronomiche e matematiche potrebbe
sparire, e anche così niente si modifiherebbe. Quella stella si trova in questa galassia. La sua luce può
essere emessa con tale densità da concentrarsi in una sfera più piccola di una mela e
contemporaneamente più pesante del nostro Sistema Solare. Le religioni e le fiosofi insegnano che
l’uomo può arrivare a essere il Cristo, Buddha e Zaratustra.
Quello che sto tentando di dimostrare è rivoluzionario e quasi inaccessibile. È quello che bisogna fare
nell’Universo affihé ogni essere nasca come Cristo, Buddha o Zaratustra. So che la gravità è avversa a
tutto ciò che dovrebbe volare e la mia intenzione non è fabbricare dispositivi di volo (aeroplani o missili),
bensì insegnare all’individuo a recuperare la coscienza delle proprie ali… Inoltre sto tentando di
svegliare l’energia contenuta nell’aria. Ci sono fonti di energia principali. Quello che si considera come
spazio vuoto è solo una manifestazione della materia che non è sveglia. Non c’è spazio vuoto in questo
pianeta, né nell’Universo… I buchi neri, dei quali parlano gli astronomi, sono le più poderose fonti di
energia e di vita.
GIORNALISTA: Alla fiestra della sua stanza all’hotel Waldorf-Astoria al piano trentatré, arrivano ogni
mattina gli uccelli.
TESLA: Un uomo deve essere sensibile verso gli uccelli. Questo è a causa delle loro ali. L’essere
umano le aveva una volta, reali e visibili!
GIORNALISTA: Lei non ha smesso di volare da quei giorni lontani a Smiljan!
TESLA: Volevo volare dal tetto e caddi: i calcoli dei bambini possono essere sbagliati. Si ricordi che le
ali della gioventù vogliono avere tutto dalla vita!
GIORNALISTA: Qualche volta si è sposato? Non si sa se lei ha afftto per l’amore o per qualche donna.
Le foto della gioventù mostrano che fosse un uomo attraente.
TESLA:Sì, non lo feci. Ci sono due punti di vista: o si prova molto afftto o non si prova niente in
assoluto. La via di mezzo serve per ringiovanire la razza umana. Le donne per certi uomini nutrono e
fortifiano la loro vitalità e il loro spirito. Essere soli ha lo stesso efftto in altre persone. Scelsi la seconda
strada.
GIORNALISTA:I suoi ammiratori si lamentano perché sta attaccando la teoria della relatività. La cosa
strana è la sua affrmazione che la materia non ha energia. Tutto è intriso di energia, dov’è?
TESLA: Prima vi fu l’energia e dopo la materia.
GIORNALISTA: Sig. Tesla, è come quando disse che lei nacque da suo padre e non da sé stesso.
TESLA: Esattamente! Che cosa accade nella nascita dell’Universo? La materia si crea a partire
dall’energia originale ed eterna che noi conosciamo come la luce. Essa brillava e apparirono le stelle, i
pianeti, l’uomo e tutto quello che c’è nella Terra e nell’Universo. La materia è un’espressione delle infiite
forme della luce, perché l’energia è più vecchia di lei. Ci sono quattro leggi della Creazione.
LE QUATTRO LEGGI DELLA CREAZIONE
– La prima è che la mente non può concepire o misurare matematicamente la fonte di tutta la trama
sconcertante e oscura, in questa trama si inserisce tutto l’Universo.
– La seconda legge risiede nell’oscurità espansiva, che è la vera natura della luce, dell’inspiegabile che
si trasforma in luce.
– La terza legge è la necessità della luce di trasformarsi in una materia della luce.
– La quarta legge è: non c’è principio né fie; le tre leggi anteriori hanno sempre luogo e la Creazione è
eterna.
Tesla smentisce la fasulla
“teoria della relatività”
GIORNALISTA: Nell’ostilità alla Teoria della Relatività lei va tanto lontano che realizza conferenze
contro il suo creatore nel giorno della festa del suo compleanno…
TESLA: Si ricordi: non si piega lo spazio, bensì la mente umana che non può comprendere l’infinito e
l’eternità! Se la relatività è stata chiaramente compresa dal suo creatore egli avrebbe guadagnato
l’immortalità anche fiicamente, se questo lo compiacesse. Io sono parte di una luce che è la musica. La
luce riempie i miei sei sensi: la vedo, odo, sento, annuso, tocco e penso. Pensare a lei è il mio sesto
senso. Le particelle di luce sono note scritte. Un raggio può essere un’intera sonata. Mille lampi sono
un concerto. Per questo concerto ho creato una serie di lampi che si possono ascoltare sui picchi gelati
dell’Himalaya. Per quanto riguarda Pitagora e la matematica, uno scienziato non può e non deve violare
queste due cose.
I numeri e le equazioni sono segni che marcano la musica delle sfere. Se Einstein avesse ascoltato quei
suoni, non avrebbe creato la Teoria della Relatività.Questi suoni sono messaggi diretti alla mente che
comunicano che la vita ha un senso, che l’Universo esiste in perfetta armonia, e la sua bellezza è la
causa e l’efftto della Creazione. Questa musica è il ciclo eterno dei cieli stellari. La stella più piccola ha
completato la composizione ed è anche parte della sinfonia celestiale. I battiti del cuore dell’uomo sono
parte della sinfonia della Terra. Newton imparò che il segreto sta nella disposizione geometrica e nel
movimento dei corpi celesti. Riconobbe che la legge suprema dell’armonia esiste nell’Universo. Lo
spazio curvo è il caos, il caos non è musica. Einstein è il messaggero dell’epoca del rumore e della
furia.
GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei sente quella musica?
TESLA: L’ascolto sempre. Il mio udito spirituale è grande tanto quanto il cielo che vediamo sopra di noi.
Aumentai il mio udito naturale col radar. In accordo con la Teoria della Relatività, due linee parallele si
daranno appuntamento nell’infiito. Per quel motivo la curvatura dello spazio di Einstein si raddrizzerà.
Una volta creato, il suono dura per sempre, per un uomo può sparire, ma continua ad esistere nel
silenzio, che è il maggiore potere dell’uomo. No, non ho niente contro il signor Einstein. Egli è una
persona molto gentile e ha fatto molte cose buone, alcune delle quali passeranno a far parte della
musica. Gli scriverò e tenterò di spiegargli che l’etere esiste, e che le sue particelle sono quelle che
mantengono l’universo in armonia, e la vita nell’eternità.
GIORNALISTA: Mi dica, per favore, a quali condizioni deve sottostare un Angelo sulla Terra?
TESLA: Ne ho dieci. Mantengo un buon registro attento.
GIORNALISTA: Documenterò tutte le sue parole, stimato signor Tesla.
TESLA: Il primo requisito è un’alta coscienza della propria missione e del lavoro da svolgere. Deve,
anche se solo vagamente, esistere nei primi giorni. Non siamo falsamente modesti: il rovere sa di
essere un albero di rovere, un arbusto al suo finco di essere un arbusto. Quando avevo dodici anni, ero
sicuro che sarei arrivato alle cascate del Niagara. Sapevo sin dalla mia infanzia che avrei realizzato la
maggior parte delle mie scoperte, benché non l’avessi chiaro del tutto… La seconda condizione per
adattarsi è la determinazione. Tutto quello che potei, lo finii.
GIORNALISTA: Qual è la terza condizione dell’adattamento, Sig. Tesla?
TESLA: Guida per tutte le energie vitali e spirituali che operano. Pertanto, la purifiazione dei molti efftti e
le necessità che l’uomo ha. Di conseguenza, non ho perso niente, ci ho solo guadagnato. Cosicché
assaporo ogni giorno e ogni notte. Annoti: Nikola Tesla fu un uomo felice… Il quarto requisito è adattare
l’insieme fisico con lavoro.
GIORNALISTA: Che cosa vuol dire, signor Tesla?
TESLA: In primo luogo, il mantenimento dell’insieme. Il corpo dell’uomo è una macchina perfetta.
Conosco il mio circuito e ciò che è bene per esso. Gli alimenti che quasi tutte le persone mangiano, per
me sono nocivi e pericolosi. A volte visualizzo i cuochi del mondo intero che stanno tutti cospirando
contro di me… Tocchi la mia mano.
GIORNALISTA: È fredda.
TESLA: Sì. Il torrente sanguigno può essere controllato, e molti processi dentro e attorno a noi. Perché
è spaventato, giovane?
GIORNALISTA: Mark Twain scrisse “Il forestiero misterioso”, un libro meraviglioso su Satana, ispirato
da lei.
TESLA: La parola “Lucifero” è più affascinante.
Al Signor Twain piace scherzare. Quando ero bambino una volta fui guarito leggendo i suoi libri.
Quando ci riunimmo qui e glielo raccontai, fu talmente commosso che si mise a piangere. Diventammo
amici ed egli veniva spesso nel mio laboratorio. Una volta chiese che gli mostrassi una macchina che
attraverso la vibrazione provoca un sentimento di felicità. Era una di quelle invenzioni per
l’intrattenimento, che a volte mi piace fare. Avvisai il Sig. Twain di non rimanere per troppo tempo
esposto a quelle vibrazioni.
Egli non vi fece caso e rimase più tempo del dovuto. Finì per precipitarsi come un razzo in una certa
stanza sorreggendosi i pantaloni. Fu diabolicamente divertente, benché rimanessi serio. Ma, per
adattare il circuito fisico, oltre agli alimenti, il sonno è molto importante. Dopo un lavoro lungo e
spossante, che richiede un sforzo sovrumano, solo dopo un’ora di sonno ho completamente recuperato.
Ho acquisito la capacità di amministrare il sonno, di addormentarmi e svegliarmi al momento stabilito.
Se faccio qualcosa che non capisco, mi obbligo a pensarci durante il sonno per trovare così una
soluzione. La quinta condizione di adattamento è la memoria. Forse nella maggioranza delle persone, il
cervello è il guardiano delle conoscenze sul mondo e la conoscenza viene acquisita attraverso la vita. Il
mio cervello è occupato in cose più importanti da ricordare, sta raccogliendo quello che si richiede in un
dato momento, cioè, tutto quello che ci circonda. Si tratta solo di interiorizzarlo. Tutto quello che una
volta abbiamo visto, ascoltato, letto ed imparato, ci accompagna in forma di particelle di luce. Per me,
queste particelle sono ubbidienti e fedeli. Da studente imparai a memoria il Faust, di Goethe, il mio libro
preferito, in tedesco, ed ora posso recitarlo tutto. Mantenni le mie invenzioni per anni “nella mia testa”,
prima di portarle a termine.
GIORNALISTA: Lei menziona spesso il potere della visualizzazione.
TESLA: Devo ringraziare la visualizzazione per tutto ciò che ho inventato. Gli avvenimenti della mia vita
e le mie invenzioni sono reali davanti ai miei occhi, come qualunque evento o oggetto. In gioventù ebbi
paura di non sapere ciò che fosse, ma più tardi imparai a usare questo potere come un talento
eccezionale e un regalo. Lo nutrivo e proteggevo gelosamente. Feci anche le correzioni per mezzo della
visualizzazione alla maggior parte delle mie invenzioni, e così le completavo. Mediante la visualizzazione
risolvo mentalmente le equazioni matematiche complesse.
Per questo dono che ho, ricevo il titolo di Alto Lama in Tibet. La mia vista e l’udito sono perfetti, e oserei
dire persino più forti che negli altri. Sento un tuono a 150 chilometri di distanza e vedo colori, nel cielo,
che altri non possono vedere. Questa ampiezza di visione e di udito ce l’ho da quando ero bambino. Più
tardi l’ho sviluppata coscientemente.
GIORNALISTA: In gioventù fu varie volte gravemente malato. La malattia è un requisito per adattarsi?
TESLA: Sì. Spesso è il risultato dell’eccesso di esaurimento o forza vitale, ma spesso è la purificazione
della mente e del corpo dalle tossine che si sono accumulate. È necessario che un uomo soffra ogni
tanto. La fonte della maggior parte delle malattie sta nello spirito. Pertanto, lo spirito può curare quasi
tutte le malattie. Quando ero studente, mi ammalai di colera che distrusse la regione di Lika. Mi curai
perché finalmente mio padre mi permise di studiare la tecnologia, che era la mia vita. La visione per me
non è stata una malattia, bensì la capacità della mente di penetrare oltre le tre dimensioni della Terra.
Ho avuto visioni tutta la mia vita, e le ho ricevute come tutti gli altri fenomeni che ci circondano.
Una volta, nell’infanzia, stavo camminando lungo il fume con mio zio e gli dissi: “Dall’acqua apparirà una
trota, tiro una pietra per colpirla”. E ciò fu quello che accadde. Spaventato e sorpreso, mio zio esclamò:
“Vade retro, Satana!”. Era una persona colta e parlava in latino…Io ero a Parigi quando vidi la morte di
mia madre. Nel cielo, pieno di luce e di musica, fluttuavano nuvole, erano creature meravigliose. Una di
esse aveva l’aspetto della madre che mi guardava con amore infinito. Man mano che la visione sparì,
seppi che mia madre era morta.
GIORNALISTA: Qual è il settimo adattamento, Sig. Tesla?
TESLA: La conoscenza di come trasformare l’energia mentale e vitale in ciò che vogliamo, e riuscire a
controllare tutti i sentimenti. Gli indù lo chiamano Kundalini-yoga. Queste conoscenze possono essere
apprese, e per farlo sono necessari molti anni, o si possono acquisire anche alla nascita. La maggior
parte di esse io le ho acquisite alla nascita. Si trovano in stretta relazione con l’energia sessuale che è
una delle più estese nell’universo. La donna è il maggiore ladro di quell’energia, e pertanto del potere
spirituale. L’ho sempre saputo e per ciò sono stato in allerta. Di me stesso ho fatto quello che volevo:
una macchina riflessiva e spirituale.
GIORNALISTA: Nono adattamento, Sig. Tesla?
TESLA: Fare tutto il possibile, ogni giorno, in ogni momento, per non dimenticare chi siamo e perché
siamo sulla Terra. Ci sono persone straordinarie che stanno lottando contro malattie, privazioni, o
contro la società che li ferisce con la sua stupidità, l’incomprensione, la persecuzione e altri problemi di
cui il paese è pieno. Ci sono molti angeli caduti sulla Terra.
GIORNALISTA: Qual è il decimo adattamento?
TESLA: È il più importante. Scriva sulla rivista che il Sig. Tesla ha giocato. E passò tutta la sua vita
giocando e ne ha goduto.
GIORNALISTA: Sig. Tesla! Sia in relazione alle sue conclusioni o al suo lavoro, è questo un gioco?
TESLA: Sì, caro ragazzo. Quanto ho voluto giocare con l’elettricità! Tremo sempre quando sento la
storia del greco che rubò il fuoco. Una storia terribile di aquile che beccano il suo fegato. Sarà che Zeus
non aveva sufficienti lampi e tuoni, e fu danneggiato da un fervore? C’è un malinteso… I lampi sono i
giocattoli più belli che si possano trovare. Non dimentichi di mettere in rilievo, nel suo testo, che Nikola
Tesla fu il primo uomo che scoprì i raggi.
GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei sta parlando degli angeli e del suo adattamento sulla Terra.
TESLA: In realtà è la stessa cosa. Può scrivere ciò che segue: osò prendere su sé le prerogative di
Indra, Zeus e Perun. Si immagini uno di questi Dei in un abito da notte nero, con la bombetta e con
guanti bianchi di cotone, preparando raggi, fuochi e terremoti per l’élite della città di New York!
GIORNALISTA: Ai lettori piace il tono del nostro giornale. Mi confonde dicendo che le sue scoperte
hanno enormi benefici per le persone e che contemporaneamente rappresentano un gioco, molti lo
vedranno con aria perplessa.
TESLA: Egregio Signor Smith, il problema è che la gente prende tutto molto sul serio. Se non facessero
così, sarebbero tutti più felici e vivrebbero molto più a lungo. Un proverbio cinese dice che l’allarmismo
accorcia la vita. Ma affinché i lettori del giornale non corrughino la fronte, torniamo alle cose che
considerano importanti.
GIORNALISTA: A loro piacerebbe conoscere la sua filosofia.
TESLA: La vita è un ritmo che dev’essere compreso. Sento il ritmo, lascio che mi diriga e lo assecondo.
È molto gradevole e mi ha dato la conoscenza che ho. Tutto quello che si vive è in relazione profonda e
meravigliosa: l’uomo e le stelle, le amebe e il sole, il cuore e la rotazione di un numero infinito di mondi.
Questi legami sono forti, ma possono essere docili, propiziare e cominciare a creare relazioni nuove e
differenti nel mondo, senza violare le vecchie.
La conoscenza viene dallo spazio. La nostra visione è l’insieme più perfetto. Abbiamo due occhi: il
terreno e lo spirituale. Si raccomanda che si trasformino in un solo occhio. L’Universo è vivo in tutte le
sue manifestazioni, come un animale pensante. La pietra è un essere pensante e sensibile, come le
piante, le bestie e l’uomo. Una stella che brilla chiede di essere vista e se non fossimo così
immedesimati in noi stessi capiremmo il suo linguaggio ed il suo messaggio. Il respiro, gli occhi e le
orecchie dell’uomo devono armonizzarsi con il respiro, gli occhi e l’udito dell’Universo.
GIORNALISTA: Sentendo questo mi sembra di ascoltare i testi buddisti, parole o Parazulzusa taoista.
TESLA: È così ! Questo significa che esiste una conoscenza generale, e che esiste la Verità che l’uomo
ha sempre posseduto. Nel mio sentire e per esperienza, l’Universo ha una sola sostanza e un’energia
superiore con un numero infinito di manifestazioni della vita. La cosa migliore è che la scoperta di una
natura segreta ne rivela l’altra. Non si possono occultare, sono attorno a noi, ma siamo ciechi e sordi ad
esse. Se emozionalmente ci leghiamo ad esse, loro stesse vengono da noi. Ci sono un mucchio di
mele, ma un solo Newton. Egli ebbe bisogno di una sola mela che gli cadde davanti.
GIORNALISTA: Le faccio una domanda che avrebbe potuto esser fatta al principio di questa
conversazione: che cos’è stata l’elettricità per lei, egregio signor Tesla?
TESLA: Tutto è elettricità. All’inizio fu la luce, fonte senza fie da cui proviene la materia ed è distribuita
verso tutte le forme che rappresentano l’Universo e la Terra con tutti i suoi aspetti della vita. Il nero è il
vero volto della Luce, solo che non lo vediamo. È una notevole grazia per l’uomo e le altre creature.
Ognuna delle loro particelle possiede luce, termica, forza nucleare, radiazione, chimica, meccanica e
l’energia ancora non identificata. Ha il potere di creare la Terra con la sua orbita. È l’autentica leva di
Archimede.
GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei è troppo sbilanciato verso l’elettricità.
TESLA: Sono elettricità. O, se lo preferisce, io sono la luce nella forma umana. Anche lei è elettricità,
Sig. Smith, ma non se ne rende conto.
GIORNALISTA: È per questo motivo che ha la capacità di sopportare scariche di un milione di volt
attraverso il suo corpo?
TESLA: Immagini un giardiniere che venga attaccato dalle erbe. In realtà, questa sarebbe una pazzia. Il
corpo dell’uomo e il cervello sono composti da una gran quantità di energia.
In me esiste in maggior parte l’elettricità. L’energia, che è differente in ogni persona, è quello che rende
l’essere umano “io” o “anima”.
Per altre creature nella loro essenza, l’anima della pianta è l’anima dei minerali e degli animali. La
funzione cerebrale e la morte si manifestano nella luce. I miei occhi in gioventù erano neri, ora sono
azzurri, e col passare del tempo, man mano che la tensione del cervello si fa più forte, si avvicineranno
al bianco. Il bianco è il colore del cielo. Alla mia finestra, una mattina arrivò una colomba bianca, alla
quale davo da mangiare. Ella voleva dirmi che stava morendo. Dai suoi occhi uscivano fasci di luce.
Non ho mai visto negli occhi di nessuna creatura tanta luce come in quelli di quella colomba.
GIORNALISTA: Il personale nel suo laboratorio parla di scintillii di luce, fuoco e lampi che si producono
se è arrabbiato o in qualche tipo di rischio.
TESLA: È la scarica psichica o un avvertimento per stare in allerta. La luce è sempre stata dalla mia
parte. Sa come scoprii il campo magnetico rotante ed il motore ad induzione, quello che mi rese famoso
quando avevo 26 anni? Un pomeriggio d’estate, a Budapest, vidi col mio amico il tramonto del sole.
Migliaia di fuochi si trasformavano in migliaia di colori fimmeggianti. Mi ricordai di Faust e recitai suoi
versi e dopo, come in una nebbia, vidi girare il campo magnetico ed il motore ad induzione. Li vidi nel
Sole!
GIORNALISTA: Il personale di servizio dell’hotel dice che nel momento dei fulmini normalmente si isola
nella sua stanza e parla da solo.
TESLA: Parlo col lampo e con il tuono.
GIORNALISTA: Con essi? In che linguaggio, Sig. Tesla?
TESLA:Principalmente nella mia lingua materna. La lingua conta sulle parole e sui suoni, soprattutto
nella poesia, perciò è adeguata.
GIORNALISTA: I lettori della nostra rivista le sarebbero molto grati se lei spiegasse questa cosa.
TESLA: Il suono non esiste solo nel tuono e nel lampo, esiste anche nella trasformazione, nella
lucentezza e nel colore. Un colore può essere ascoltato. La lingua è delle parole, il che signifia che è
dei suoni e dei colori. Tutti i tuoni ed i lampi sono diffrenti e hanno i loro nomi. Chiamo alcuni di essi con
i nomi di coloro che mi sono stati vicini nella mia vita, o di coloro che ammiro. Nella lucentezza del cielo
e nel tuono vivono mia madre, mia sorella, mio fratello Daniel, un poeta: Jovanovic Zmaj e altre persone
della storia serba. Nomi come Isaia, Ezechiele, Leonardo, Beethoven, Goya, Faraday, Pushkin e tutta la
schiera di ardenti fuochi e intrecci di lampi e tuoni, che si manifestano durante tutta la notte portando la
preziosa pioggia alla Terra, bruciando alberi o villaggi. Ci sono raggi e tuoni che sono più brillanti e più
poderosi, ritornano e li riconosco tra migliaia.
GIORNALISTA:Per lei la scienza e la poesia sono la stessa cosa?
TESLA: Questi sono i due occhi di una persona. A William Blake fu insegnato che l’Universo nacque
dall’immaginazione, che permane ed esisterà fiché ci sarà anche un solo ultimo uomo sulla Terra. Essa
era la ruota con la quale gli astronomi poterono raccogliere le stelle di tutte le galassie. È l’energia
creatrice identica all’energia della luce.
GIORNALISTA: Pentru dumneavoastra imaginatia este mai reala decât viata însasi?
TESLA Dà luce alla vita. Mi sono alimentato col mio pensiero, ho imparato a controllare le emozioni, i
sogni e le visioni. Ho sempre apprezzato come ho nutrito il mio entusiasmo. In tutta la mia vita ho
passato molto tempo in estasi. Quella fu la fonte della mia felicità. Mi aiutò durante tutti questi anni a
darmi lavoro, tanto quanto sarebbe sufficiente per cinque vite. L’ideale è lavorare di notte, perché la
luce stellare e il pensiero sono strettamente correlati.
GIORNALISTA: Lei ha detto che io sono, come ogni essere, Luce. Questo mi lusinga, ma confesso che
non lo capisco molto bene.
TESLA: Perché è necessario capire, signor Smith? Basta credere. Tutto è luce. In uno dei suoi raggi c’è
il destino delle nazioni. Ogni nazione ha il proprio raggio in quella gran fonte di luce che vediamo come
il Sole. E ricordi che non ci sia uomo che sia esistito e che non sia morto! Si trasformò in luce e come
tale ancora esiste. Il segreto sta nel fatto che le particelle di luce restaurano il suo stato originale.
GIORNALISTA: Questa è la resurrezione!
TESLA: Preferisco chiamarla ritornare a un’energia originaria. Cristo e molti altri conoscevano il
segreto. Sto cercando la maniera di conservare l’energia umana. Si tratta di forme della luce, a volte
direttamente come luce celestiale. Non la cerco per il mio beneficio, ma per il bene di tutti. Credo che le
mie scoperte rendano la vita dalla gente più facile e più sopportabile, e canalizzino la gente verso la
spiritualità e la moralità.
GIORNALISTA: Crede che il tempo possa essere abolito?
TESLA: Non del tutto, poiché la prima caratteristica dell’energia è che si trasforma. Essa è in perpetua
trasformazione, come le nuvole dei taoisti. Tuttavia è possibile approfittare del fatto che l’uomo
conserva la coscienza dopo la vita terrena. In tutti gli angoli dell’universo esiste l’energia della vita; una
di esse è l’immortalità, la cui origine sta fuori dall’uomo e lo aspetta.
L’Universo è spirituale, come la metà di noi. L’Universo è più morale di noi, perché non conosciamo la
sua natura e la maniera di armonizzare la nostra vita con esso. Io sono uno scienziato, la scienza è
forse la maniera più conveniente per trovare la risposta alla domanda che mi ossessiona da sempre e
fa sì che i miei giorni e le mie notti si trasformino in fuoco.
GIORNALISTA: Qual è questa domanda?
TESLA: Come le brillano gli occhi…! Quello che io vorrei sapere è che cosa accade a una stella
cadente quando il sole si spegne… Le stelle cadono come polvere o semi in questo o in altri mondi, e il
sole si disperde nelle nostre menti, nelle vite di molti esseri, è quello che rinasce come una nuova luce,
o il vento cosmico, dispersi nell’infinito. Capisco che questo bisogna includerlo nella struttura
dell’Universo. La questione è, tuttavia, che ciascuna di queste stelle e ciascuno di questi soli, anche il
più piccolo, si conserva.
GIORNALISTA: Ma signor Tesla, si rende conto che questo è necessario ed è compreso nella
costituzione del mondo?
TESLA: Quando un uomo diventa cosciente, la sua meta più alta dev’essere correre verso una stella
cadente e tentare di catturarla. Dovrà comprendere che la sua vita gli fu data per questo e sarà salvato.
Gli sarà possibile acchiappare le stelle!
GIORNALISTA: E che cosa succederà allora?
TESLA: Il Creatore riderà dicendo: “Cadono unicamente affinché tu le insegua e ti impadronisca di
loro”.
GIORNALISTA: Tutto questo non è il contrario del dolore cosmico che così spesso lei menziona nei suoi
scritti? E che cos’ è il dolore cosmico?
TESLA: No, perché siamo sulla Terra… È una malattia della cui esistenza la stragrande maggioranza
delle persone non è cosciente e che origina molte altre malattie, la sofferenza, la miseria, il male, le
guerre e tutto il resto, tutto ciò che fa sì che la vita umana sia una condizione assurda e orribile. Questa
malattia non si può curare completamente, ma la coscienza la rende meno complicata e pericolosa.
Ogni volta che qualcuna delle persone a me più vicine e care vennero ferite, sentii il dolore fisico.
Questo è perché i nostri corpi sono fatti a partire dalla stessa materia, e la nostra anima è in relazione
con fii inscindibili. La tristezza incomprensibile che a volte ci opprime significa che da qualche parte,
nell’altro lato del pianeta, un bambino o un uomo generoso è morto. L’universo intero è in certi periodi
malato di sé stesso e di noi. La sparizione di una stella e l’apparizione delle comete ci influenzano più di
quello che possiamo immaginare. Le relazioni tra le creature della Terra sono ancora più forti, a causa
dei nostri sentimenti e pensieri il fire profumerà ancora di più o cadrà nel silenzio. Dobbiamo imparare
queste verità per essere guariti. Il rimedio sta nei nostri cuori ed ugualmente nel cuore dell’animale che
chiamiamo Universo.
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IL TUO FUTURO E' ADESSO .
MUNDIMAGO
.
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