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lunedì 8 luglio 2013

Squali : stop al taglio delle pinne


L’Unione Europea salva gli squali, stop al taglio delle pinne

Ogni anno ne vengono uccisi circa 100 milioni, soprattutto a scopo alimentare


Le pinne degli squali non potranno più essere recise dai loro animali
 e vendute a peso d’oro sui mercati orientali.
 Lo stop allo ’spinnamento’ degli squali è diventato ufficialmente un regolamento europeo che impone a tutte le imbarcazioni che pescano nelle acque dell’Unione europea e, a tutte quelle dell’Ue che pescano nel mondo, l’obbligo di sbarcare in porto gli squali pescati con le pinne attaccate al corpo. Gli Stati membri non saranno quindi più autorizzati a concedere permessi di pesca speciali che autorizzano i loro pescherecci a tagliare le pinne a bordo, per poi gettare le carcasse o il pesce ancora vivo in mare, 
dove andrebbe incontro ad una morte certa.




Con la messa al bando di quelle deroghe si chiude una lunga battaglia per salvare gli squali che ha mobilitato politici, ambientalisti, uomini di cultura e semplici cittadini: sono stati oltre 10.000 solo gli italiani ad aver sottoscritto già nel 2009 la petizione per la loro protezione lanciata dalla coalizione «Alleanza per lo squalo». 

Senza contare che da anni la crisi spinge i consumatori ad acquistare una fetta di spinarolo, smeriglio, palombo o verdesca, 

senza sapere di mettere in tavola carne di squalo,
 di cui alcune sono minacciate di estinzione. 

Sono però le pinne a rappresentare la parte più pregiata dell’animale. 
In Oriente la zuppa di pinne di squalo è considerata una vera e propria prelibatezza,
 e una pinna di squalo di elefante può costare fino a 7.500 euro. 
La conseguenza è che il più fiero dei predatori, al top della catena alimentare nei mari, è ormai in pericolo in Europa e in tutto il mondo: 
sono circa 100 milioni quelli che vengono uccisi ogni anno. 


leggi anche http://cipiri7.blogspot.it/2012/05/lo-squalo.html

Lo squalo





Lo squalo è uno dei più affascinanti abitatori del mondo sottomarino, da sempre temuto e considerato un feroce aggressore. Il suo aspetto è piuttosto sinistro, con la bocca semicircolare volta all’indietro, gli occhi fissi e le grandi pinne anteriori rigide, con le quali sembra planare.
Quando comunemente si pensa allo squalo, una delle prime immagini che ci vengono in mente, è quella errata di un animale assetato di sangue. Purtroppo questa idea ci viene dalla disinformazione che il cinema ci ha dato dalla fine degli anni 70 con numerosi film di successo e che ha dato vita ad una cattiva concezione dell’animale.

Ma cerchiamo un attimo di capire davvero cosa sia uno squalo:

gli squali insieme alle razze ed alle chimere appartengono al gruppo dei...
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IMAGO 

Termine introdotto da C.G. Jung (1875-1961), con riferimento a un’Imago ‘materna’, ‘paterna’, ‘fraterna’ e divenuto di uso comune in psicanalisi. Caratterizzata come ‘rappresentazione o immagine inconscia’, l’Imago è piuttosto uno schema immaginario, un prototipo inconscio che orienta in maniera specifica il modo in cui il soggetto percepisce l’altro, ne orienta cioè le proiezioni. Formatasi sulla base delle prime relazioni del bambino con l’ambiente familiare, l’Imago non va peraltro considerata come correlato di figure reali, ma presenta carattere fantasmatico; così a un’Imago genitoriale minacciosa e terribile possono corrispondere genitori reali estremamente miti...leggi tutto -

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Le 12 costellazioni dello Zodiaco, che si trovano lungo l'eclittica, 
e vengono quindi percorse dal Sole nel suo moto apparente sulla volta celeste durante l'anno ...QUI - http://www.mundimago.org/costellazioni.html



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2 galassie gemelle e inseparabili


Due galassie gemelle e inseparabili

PGC 9074 e PGC 9071 si trovano nella costellazione del Triangolo e hanno da poco iniziato a interagire gravitazionalmente. Finiranno per fondersi.

- Sembrano proprio due gemelle le galassie dell'insieme Mrk 1034. Pgc 9074 e Pgc 9071 si trovano nella costellazione del Triangolo. Sono molto simili tra loro e abbastanza vicine l'una all'altra perché vincolate insieme dalla forza di gravità.


Questi oggetti celesti, visibili nella parte Nord del cielo, probabilmente hanno probabilmente appena iniziato ad interagire gravitazionalmente: sono abbastanza vicine da sentire l'una la gravità dell'altra, ma non ci sono disturbi gravitazionali visibili. L'immagine è stata catturata dall'Advanced Camera for Surveys di Hubble.

Entrambe sono galassie a spirale. In basso a sinistra si nota la galassia Pgc 9074, che mostra un rigonfiamento luminoso e due bracci a spirale strettamente avvolte attorno al nucleo centrale, relativamente grande: partendo da queste caratteristiche gli scienziati l'hanno classificata come "galassia di tipo Sa".

La sua vicina di casa è Pgc 9071, di tipo "Sb", anche se molto simile e quasi con la stessa dimensione della sua gemella. E' la struttura a essere diversa, perché i bracci della galassia non sono così strettamente avvolte attorno al nucleo, ma si allargano ai lati, come si nota nell'immagine (è la galassia più in alto).

I bracci di entrambe le galassie mostrano delle macchie scure di polvere che nascondono le giovani e calde stelle retrostanti. Formazioni stellari più antiche e fredde sono visibili vicino al nucleo delle galassie, dove il colore diventa più giallo. L'intera struttura delle galassie è, invece, circondata da un cluster di stelle molto più antiche e deboli.

Tra qualche centinaio di milioni di anni le due strutture si fonderanno, perché l'attrazione gravitazionale che già le vincola avrà definitivamente attirato le due ormai inseparabili gemelle.

Eleonora Ferroni 



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Scoperta nuova galassia in rapida espansione





Sempre più luminosa e grande. Grazie a questa scoperta gli scienziati potrebbero capire i motivi e come si è arrivati alla nascita della nostra galassia.

NEW YORK (WSI) - Una nuova galassia è stata scoperta grazie all'utilizzo del potente telescopio dello European Southern Observatory. Questa ha portato anche a nuove ipotesi sulla formazione dei sistemi stellari.

La nuova teoria è stata esposta da alcuni ricercatori, i quali sostengono che attirando verso di se i gas dalle regioni vicine si riesce ad alimentare la crescita della propria stella e di conseguenza anche la rotazione dei pianeti.

Il magazine Science racconta come questa galassia si trovi tra noi e il quasar, ovvero l'oggetto che emette più energia di dozzine di normali galassie e considerato tra i più luminosi dell'Universo osservabile.

La luce proveniente dal quasar rende questo nuovo sistema stellare, dal nostro punto di vista, retroilluminata dando ai nostri telescopi un immagine spettacolare.

È stato inoltre possibile osservare come questa si stava formando quando l'universo aveva due miliardi di anni.

Michael Murphy della Swinburne University of Technology a Melbourne in Australia, ha dichiarato: "Il gas che abbiamo osservato si sta muovendo come da programma, con il giusto ammontare e con la giusta composizione. È un po' come dare da mangiare a dei leoni in uno zoo in quanto questa galassia ha molto appetito, e noi abbiamo scoperto come fa ad alimentarsi per poter crescere così velocemente".

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lunedì 1 luglio 2013

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