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venerdì 13 luglio 2012

Russia: le parole e le frequenze influenzano e riprogrammano il DNA


Russia: le parole e le frequenze

 influenzano e riprogrammano il DNA


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 Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.

Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”. I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.
I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base.
Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.
Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori informazioni, per favore, andate all’appendice finale di questo articolo).



La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando la radiazione laser del DNA endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.
La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perchè le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.
Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA!
In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.



I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente. Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.
Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati!
I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).
Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In Natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso.
Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze.
A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.
Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente.
Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.
Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione.
Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.
Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.
Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza.
Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.
I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.
Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta.
Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.
Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.




Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma.
L’articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori.
Nel suo libro “Vernetzte Intelligenz” (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale,possiamo creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione.

Tutti i dati sono tratti dal libro “L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA” di Von Grazyna Fosar e Franz Bludorf, (edito in Italia da Macroedizioni)

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giovedì 5 luglio 2012

Il bosone di Higgs esiste, l'abbiamo trovato

 Peter Higgs accolto da ovazione al Cern di Ginevra

(ASCA) - Roma, 4 lug - Peter Higgs, genio britannico della fisica, e' il 'padre' della particella di dio che prende il suo nome. Lo scienziato, oggi 83enne, formulo' per la prima volta la sua teoria nel 1964 e da quel momento il mondo della fisica sta cercando senza sosta una traccia del bosone che finalmente oggi il Cern sembra aver trovato.

Secondo il racconto di un suo vecchio collega, Alan Walker, nel corso di un esperimento Higgs esclamo': ''Oh merda, io so come accade'', riferendosi all'intuizione di un ''campo'' che assomigliava ad una specie di colla dove le particelle si ritrovavano piu' o meno bloccate.

Piu' tardi Higgs pubblico' un documento sulla sua teoria, diventando il 'guru' di una scuola scientifica, alla quale si rifecero molti fisici nel corso degli anni. Timido e tranquillo, Higgs ora conduce una vita modesta a Edimburgo, Scozia, dove ha insegnato per molti anni.

Higgs non poteva mancare al grande appuntamento di oggi a Ginevra dove l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern) ha annunciato la scoperta di una particella ''compatibile'' con il bosone che porta il suo nome. Completo grigio e camicia bianca, Higgs e' stato accolto da una ''standing ovation'' al suo arrivo all'auditorium.

''Non avrei mai immaginato di assistere ad una cosa simile nella mia vita'', ha dichiarato poco dopo l'annuncio.

Considerato dalle persone che hanno lavorato al suo fianco come ''una persona estremamente intelligente'', Higgs ha visto il suo primo articolo sul bosone respinto dalla rivista Physics Letters, pubblicata al tempo proprio dal Cern.

Da uomo modesto quale e', Higgs ha a lungo respinto l'appellativo ''bosone di Higgs'' e, pur essendo ateo, si e' sempre mostrato imbarazzato per l'altro soprannome, particella di dio, che avrebbe potuto offendere i credenti.

Higgs e' tra i possibili candidati al prossimo premio Nobel.

ghi/uda



«Il bosone di Higgs esiste, finalmente sembra proprio che l'abbiano trovato». Margherita Hack commenta a Babylon Post la notizia che ha fatto il giro del mondo questa mattina a partire dal Cern di Ginevra: la madre di tutte le particelle ipotizzata nel 1964 con la teoria del modello standard è stata "riprodotta" dal superacceleratore Large hedron collider. «Questa è la conferma della teoria di Peter Higgs» osserva l'astrofisica. «Una teoria che spiega molto bene i fenomeni che si osservano e gli esperimenti che si fanno con le particelle e che ipotizza la necessità che esista una particella molto più pesante del protone (appunto il bosone di Higgs) in grado di spiegare come tutte le altre particelle vengono create, cioè si formano e prendono massa. Questo bosone sembrava fantomatico. Ci sono stati molti anni di ricerca senza riuscire a scovarlo. Ora sembra certo che esista e quindi la teoria sarebbe confermata». Professoressa Hack, lei è d'accordo con chi lo chiama la particella di dio? «Io lo chiamo addirittura dio [ride, ndr]. Poiché è la particella che spiega come si forma la materia delle altre particelle e siccome queste sono quelle da cui poi deriva tutto - le stelle, gli elementi che abbiamo sulla terra, compresi quelli che compongono gli esseri umani - questa particella è veramente dio».
Per avere la conferma della teoria di Higgs ci sono voluti circa 50 anni. Questo è un grande risultato per la fisica delle particelle che avrà ricadute anche nel campo dell'astrofisica hanno viaggiato quasi a braccetto. Quale sarà la prossima scoperta? «Intanto c'è il problema di sapere cosa è la materia oscura e cosa è l'energia oscura. Probabilmente anche il bosone di Higgs gioca un ruolo in questi due elementi. Poi bisogna cercare di capire perché l'universo è fatto di materia e non di antimateria. Oggi l'astrofisica riesce a vedere direttamente come era fatto l'universo 400mila anni dopo l'inizio dell'espansione. Dalle temperature e dalla densità della materia in quel momento, come i fisici, anche noi possiamo risalire ai valori di temperatura e densità della materia a frazioni infinitesimali di secondo dopo il Big bang. Ora la fisica particellare ha verificato l'esistenza di una particella che ne genera altre elementari che conosciamo solo in parte. Un passaggio chiave per distinguere gli ingredienti della zuppa di materia presente un attimo prima dell'espansione dell'universo.
Federico Tulli

Bosone di Higgs "Particella Dio".





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Il bosone di Higgs sarebbe una ipotetica particella elementare, massiva, scalare, prevista dal modello standard della fisica delle particelle. Nell'ipotesi che questa esista, essa sarebbe l'unica particella del modello standard a non essere stata ancora osservata.
leggi anche http://cipiri7.blogspot.it/2009/03/bosone-di-higgs-particella-dio.html

Una giornata di bosoni di Higgs



Una giornata di bosoni di Higgs

 http://cipiri7.blogspot.it/2011/08/una-giornata-di-bosoni-di-higgs.html


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