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martedì 11 dicembre 2012

Asteroide 4179 Toutatis in avvicinamento verso la Terra



Astronomia, asteroide 4179 Toutatis in avvicinamento verso la Terra

Si avvicina l'incontro con l'asteroide 4179 Toutatis che fra stasera e domattina 12 dicembre "saluterà" la Terra. Il passaggio, riporta l'ANSA, avverrà a una distanza di tutta sicurezza, 6,9 milioni di chilometri dalla Terra, e "non vi è alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta" osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.

L'oggetto, il cui nome deriva dal dio celtico Toutatis, si troverà alla minima distanza dalla Terra il 12 dicembre, alle 7,40 del mattino. L'asteroide, il cui lato più grande misura circa 5 chilometri, anche se non sarà visibile a occhio nudo, osserva Masi, apparirà molto brillante anche con i piccoli telescopi del diametro di dieci centimetri che permetteranno di apprezzarne il movimento tra le stelle.

I giorni migliori per le osservazioni, aggiunge Masi, saranno l'11 dicembre e i successi, "nelle prime fasi di allontanamento, infatti, l'oggetto apparirà ancora più luminoso a causa della posizione relativa fra asteroide, Sole e Terra". Nuvole permettendo, chi dispone di un piccolo telescopio, per osservare l'asteroide dovrà puntare l'apparecchiatura verso sud, fra le costellazioni dei Pesci e della Balena.

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 Quando è stato scoperto nel 1989, sottolinea l'Unione astrofili Italiani (Uai), l'asteroide Toutatis sembrava una possibile minaccia per la Terra ma fortunatamente i calcoli hanno poi mostrato che, trascinato dalla forza gravitazionale della Terra e di Giove, l'oggetto sta allargando la sua orbita. Toutatis è uno dei più grandi asteroidi conosciuti potenzialmente pericolosi (PHA) e la sua orbita è inclinata a meno di mezzo grado dalla Terra.

Nessun altro asteroide di queste dimensioni si muove intorno al Sole in un'orbita così complanare con la nostra. Nonostante l'oggetto non sia una minaccia per la Terra "merita la nostra attenzione - rileva Masi - perché fa parte degli oggetti vicini alla Terra (Near Earth Objects) e rientra nella categoria degli asteroidi potenzialmente pericolosi, perché raggiungerà una distanza minima dalla Terra inferiore a 7,4 milioni di chilometri e ha dimensioni superiori ai 150 metri di diametro".

Approfitterà del passaggio ravvicinato la sonda cinese Chang'e 2 che "come riferisce anche la Planetary Society - spiega Masi - dovrebbe avvicinarsi all'asteroide intorno al 13 dicembre, per osservarlo da vicino". L'asteroide di tipo NEA ha dimensioni di circa 5.4 km è stato oggetto di studio da parte dei radiotelescopio di Goldstone. Il Virtual Telescope mostrerà l'asteroide in diretta, il giorno 13 alle ore 21 italiane, con una sessione gratuita di osservazioni. Inoltre, sarà possibile seguire la diretta streaming su Skylive.

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giovedì 6 dicembre 2012

Primo vero dinosauro della storia della Terra


– Potrebbe essere il primo vero dinosauro della storia della Terra.
 La rivista scientifica Biology Letters, edita dalla Royal Society del Regno Unito, ha pubblicato la ricerca coordinata da Sterling Nesbitt dell’Università di Washington.
Questa antica creatura, chiamata ‘Nyasasaurus parringtoni’, era grande come un grosso cane, aveva una lunga coda di circa un metro e mezzo e visse circa 250 milioni di anni fa.
Tra i 10 e i 15 milioni di anni prima dei fossili finora ricondotti al periodo Triassico. I fossili utilizzati per identificare la nuova specie, alcuni dei quali risalenti agli anni 30, fanno parte della collezione del Museo di Storia Naturale di Londra e del South African Museum di Città del Capo. «Se non è il primo dei dinosauri, è comunque il parente più prossimo ritrovato finora», commenta Nesbitt.
 «Per 150 anni la comunità ha suggerito l’esistenza di dinosauri nel medio Triassico, ma con prove ambigue», spiega lo scienziato. «Alcuni ricercatori hanno usato impronte fossilizzate, ma ora sappiamo che altri animali di quell’epoca potevano avere zampe molto simili».
I ricercatori avevano a disposizione un omero e sei vertebre del nuovo esemplare.
Essi hanno stabilito che l'animale stava in piedi, era lungo tra i 2 e i 3 metri, alto meno di un metro a livello dell'anca e poteva pesare tra i 20 e i 60 chilogrammi. I fossili originali vennero ritrovati nel 1930 in Tanzania, ma non è corretto affermare che questi dinosauri avessero origini africane.
Al tempo in cui i Nyasasaurus parringtoni circolava liberamente sulla Terra, i continenti erano uniti in un’unica massa chiamata Pangea. La Tanzania sarebbe stata parte della Pangea meridionale, che comprendeva Africa, Sud America, Antartide e Australia.


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