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martedì 11 dicembre 2012

Asteroide 4179 Toutatis in avvicinamento verso la Terra



Astronomia, asteroide 4179 Toutatis in avvicinamento verso la Terra

Si avvicina l'incontro con l'asteroide 4179 Toutatis che fra stasera e domattina 12 dicembre "saluterà" la Terra. Il passaggio, riporta l'ANSA, avverrà a una distanza di tutta sicurezza, 6,9 milioni di chilometri dalla Terra, e "non vi è alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta" osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.

L'oggetto, il cui nome deriva dal dio celtico Toutatis, si troverà alla minima distanza dalla Terra il 12 dicembre, alle 7,40 del mattino. L'asteroide, il cui lato più grande misura circa 5 chilometri, anche se non sarà visibile a occhio nudo, osserva Masi, apparirà molto brillante anche con i piccoli telescopi del diametro di dieci centimetri che permetteranno di apprezzarne il movimento tra le stelle.

I giorni migliori per le osservazioni, aggiunge Masi, saranno l'11 dicembre e i successi, "nelle prime fasi di allontanamento, infatti, l'oggetto apparirà ancora più luminoso a causa della posizione relativa fra asteroide, Sole e Terra". Nuvole permettendo, chi dispone di un piccolo telescopio, per osservare l'asteroide dovrà puntare l'apparecchiatura verso sud, fra le costellazioni dei Pesci e della Balena.

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 Quando è stato scoperto nel 1989, sottolinea l'Unione astrofili Italiani (Uai), l'asteroide Toutatis sembrava una possibile minaccia per la Terra ma fortunatamente i calcoli hanno poi mostrato che, trascinato dalla forza gravitazionale della Terra e di Giove, l'oggetto sta allargando la sua orbita. Toutatis è uno dei più grandi asteroidi conosciuti potenzialmente pericolosi (PHA) e la sua orbita è inclinata a meno di mezzo grado dalla Terra.

Nessun altro asteroide di queste dimensioni si muove intorno al Sole in un'orbita così complanare con la nostra. Nonostante l'oggetto non sia una minaccia per la Terra "merita la nostra attenzione - rileva Masi - perché fa parte degli oggetti vicini alla Terra (Near Earth Objects) e rientra nella categoria degli asteroidi potenzialmente pericolosi, perché raggiungerà una distanza minima dalla Terra inferiore a 7,4 milioni di chilometri e ha dimensioni superiori ai 150 metri di diametro".

Approfitterà del passaggio ravvicinato la sonda cinese Chang'e 2 che "come riferisce anche la Planetary Society - spiega Masi - dovrebbe avvicinarsi all'asteroide intorno al 13 dicembre, per osservarlo da vicino". L'asteroide di tipo NEA ha dimensioni di circa 5.4 km è stato oggetto di studio da parte dei radiotelescopio di Goldstone. Il Virtual Telescope mostrerà l'asteroide in diretta, il giorno 13 alle ore 21 italiane, con una sessione gratuita di osservazioni. Inoltre, sarà possibile seguire la diretta streaming su Skylive.

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giovedì 6 dicembre 2012

Primo vero dinosauro della storia della Terra


– Potrebbe essere il primo vero dinosauro della storia della Terra.
 La rivista scientifica Biology Letters, edita dalla Royal Society del Regno Unito, ha pubblicato la ricerca coordinata da Sterling Nesbitt dell’Università di Washington.
Questa antica creatura, chiamata ‘Nyasasaurus parringtoni’, era grande come un grosso cane, aveva una lunga coda di circa un metro e mezzo e visse circa 250 milioni di anni fa.
Tra i 10 e i 15 milioni di anni prima dei fossili finora ricondotti al periodo Triassico. I fossili utilizzati per identificare la nuova specie, alcuni dei quali risalenti agli anni 30, fanno parte della collezione del Museo di Storia Naturale di Londra e del South African Museum di Città del Capo. «Se non è il primo dei dinosauri, è comunque il parente più prossimo ritrovato finora», commenta Nesbitt.
 «Per 150 anni la comunità ha suggerito l’esistenza di dinosauri nel medio Triassico, ma con prove ambigue», spiega lo scienziato. «Alcuni ricercatori hanno usato impronte fossilizzate, ma ora sappiamo che altri animali di quell’epoca potevano avere zampe molto simili».
I ricercatori avevano a disposizione un omero e sei vertebre del nuovo esemplare.
Essi hanno stabilito che l'animale stava in piedi, era lungo tra i 2 e i 3 metri, alto meno di un metro a livello dell'anca e poteva pesare tra i 20 e i 60 chilogrammi. I fossili originali vennero ritrovati nel 1930 in Tanzania, ma non è corretto affermare che questi dinosauri avessero origini africane.
Al tempo in cui i Nyasasaurus parringtoni circolava liberamente sulla Terra, i continenti erano uniti in un’unica massa chiamata Pangea. La Tanzania sarebbe stata parte della Pangea meridionale, che comprendeva Africa, Sud America, Antartide e Australia.


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martedì 27 novembre 2012

il mais OGM provoca il cancro


Studio choc, il mais OGM provoca il cancro

Uno studio evidenzia la cancerogenicità del Mais della Monsanto.

La Russia ne sospende l’import

La notizia di uno studio dal quale emerge la cancerogenicità del mais OGM commercializzato dalla Monsanto era stata pubblicata il 20 settembre con un articolo del Corriere della Sera che titolava “Gli ogm possono causare tumori? Uno studio francese riapre il dibattito“. Lo studio dell’equipe di Gilles-Eric Séralini dell’Università di Caen intitolato “Long term toxicity of a Roundup herbicide and a Roundup-tolerant genetically modified maize“ ha evidenziato infatti un aumento significativo nell’isorgenza di tumori nei ratti alimentati con prodotti OGM e con i pesticidi associati alla loro coltivazione.
Anthony Trewavas, docente di biologia all’Università di Edimburgo, ha sollevato dubbi sull’attendibilità dello studio, ma evidentemente molti meno dubbi hanno avuto le autorità competenti russe che hanno disposto la sospensione dell’importazione del prodotto accusato di essere cancerogeno, come riferito sempre da Corriere della Sera del 27 settembre: “Studio choc: «Il mais ogm provoca il cancro» E la Russia sospende l’import dalla Monsanto“.
Dello stesso parere delle autorità russe sembra essere anche il gruppo di attivisti di Anonymous, che sul loro sito lanciano pesanti accuse alla Monsanto: “anonymous support #OccupyMonsanto Tango Down!“

L’articolo di Anonymous contiene passi che vanno oltre la critica agli OGM, un articolo che diviene una pesante accusa verso le politiche attuate nei paesi del Terzo Mondo:
STOP a logiche di mercato quali la produzione dei prodotti RR2, resistenti agli effetti dei glifosati prodotti dalla stessa Monsanto, dannosi per la salute dell’uomo (si iniziano a documentare casi di malformazioni genetiche) e dell’ambiente (l’impoverimento e la sterilizzazione del terreno provocato dagli insetticidi e dalle monoculture).
In Particolare In Paraguay i potenti latifondisti del gruppo UGP usano metodi sempre più violenti contro i contadini che occupano terre che legittimamente una precedente riforma agraria ha loro affidato.

Una vicenda in cui è difficile dire qualcosa di definitivo, ma che in ogni caso solleva comunque forti dubbi.
Le risposte andrebbero ricercate da parte delle autorità sanitarie nazionali, e questo andrebbe fatto con degli studi obiettivi che vadano oltre le logiche di profitto e che rispecchino solo i criteri del rigore scientifico.


(Corriere della sera)

- di Enzo Pennetta -

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giovedì 8 novembre 2012

E’ possibile guardare la Terra dallo Spazio


Streaming in diretta dalla Stazione Spaziale Internazionale


Grande notizia dalla NASA! E’  finalmente possibile guardare la Terra dallo Spazio e l’interno della ISS, in diretta dalla Stazione Spaziale Internazionale. Una serie di webcam montate all’esterno della ISS trasmette viste del nostro pianeta e della struttura esterna della Stazione. Questi dati video sono trasmessi “live” principalmente durante il periodo di riposo dell’equipaggio della ISS, tipicamente dalle 19 alle 7 di mattina.  Lo streaming video include anche le comunicazioni audio tra il Controllo Missione e gli astronauti (quando disponibile). Quando poi uno Space Shuttle è agganciato alla ISS le trasmissioni includeranno anche le attività di missione.
Le immagini dello streaming video della Terra e la struttura esterna della stazione spaziale sono prese dalle videocamere montate all’esterno e all’interno del laboratorio spaziale, che orbita intorno alla Terra a circa 28.000 km/h e a 350 km di altezza. Quando il segnale non è disponibile,il centro di controllo missione della NASA mostrerà una mappa con la posizione e il percorso della stazione orbitante.

 schermo intero visione dello spazio
http://www.nasa.gov/multimedia/isslivestream.asx

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la terra in diretta adesso

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Video streaming by Ustream-

Info sullo spettacolo

Live video from the International Space Station includes internal views when the crew is on-duty and Earth views at other times. The video is accompanied by audio of conversations between the crew and Mission Control. This video is only available when the space station is in contact with the ground. During "loss of signal" periods, viewers may see a test pattern or a graphical world map that depicts the station’s location in orbit above the Earth. Since the station orbits the Earth once every 90 minutes, it experiences a sunrise or a sunset about every 45 minutes. When the station is in darkness, external camera video may appear black, but can sometimes provide spectacular views of lightning or city lights below.-

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lunedì 29 ottobre 2012

carnaval-fantasias: Halloween : festa da una leggenda

festa da una leggenda

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dolcetto o scherzetto 


leggi le origini della festa...

carnaval-fantasias: Halloween : festa da una leggenda:  - - Sei in Forma ? fai il test Gratis -  dolcetto o scherzetto  clicca sulle foto ed avrai una sorpresa -   Lezio...


SE VUOI GUARDA ANCHE 
 Halloween : zucche intagliate
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party

  party

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mercoledì 17 ottobre 2012

RADIO POPOLARE


Radio Popolare ha trentasei anni. E se oggi siamo ancora qui lo dobbiamo a quanti in questi anni hanno fatto la scelta di sostenerci, di fare la radio con noi, di credere in un altro modo di fare informazione, cultura e – perché no – intrattenimento.
Ecco a cosa serve l'abbonamento: a costruire insieme qualcosa che altrove non c'è, un bene comune, una radio libera e indipendente.

Fin dal 1976 Radio Popolare vuol dire informazione libera e comunicazione indipendente, perché autonoma da entità editoriali e politiche. Radio Popolare è controllata dalla Cooperativa dei lavoratori e dei collaboratori, nonché da un diffuso azionariato popolare: sono le componenti principali di Errepi S.p.A. la società per azioni che edita dal 1990 Radio Popolare. Dal 1992 è collegata in network con altre radio italiane e dal 2001 il segnale di Radio Popolare si può ascoltare in tutta Europa e parte dell’Africa e del Medio Oriente attraverso il satellite. 

La storia di (e attraverso)
Radio Popolare

1975La vigilia di Natale viene registrata al tribunale di Milano la testata Radio Popolare.
1976 Si forma la Cooperativa di Radio Popolare, fondata da rappresentanti di varie forze politiche e sindacali della sinistra (Fim, Fiom, Uil, sinistra Psi, Lc, Mls poi Pdup, Ao ed altri). I redattori ne sono soci. Gli ascoltatori lo diventano acquistando una tessera. La radio comincia a trasmettere sulle frequenze di Radio Milano Centrale di cui assorbe una parte dei redattori. La sede è in corso Buenos Aires. Lo studio di trasmissione viene chiamato "metrocubo". Il progetto è di Piero Scaramucci, che assume la direzione della radio. Il 7 dicembre Radio Popolare diventa famosa con la radiocronaca della contestazione e degli incidenti in occasione della prima della Scala: quindici redattori chiamano in continuazione dai telefoni pubblici; Camilla Cederna (in incognito) fa la cronaca dall'interno del teatro. Per la morte di Mao Rp manda in onda una corrispondenza dalla Cina di Edoarda Masi.
1977
Si struttura il palinsesto: dieci notiziari al giorno, la rubrica sindacale verso sera, il microfono aperto al mattino, le notturne in diretta con giochi di autocoscienza. Sull'onda del movimento giovanile e studentesco prende vita la "Rubrica giovani". Censurato dalla Rai, Dario Fo risponde agli ascoltatori in collegamento artigianale con decine di radio di tutta Italia. "Nascono" Gino e Michele con "Passati col rosso". Le donne di Rp organizzano una grande festa al Palalido dove verranno amplificate le corrispondenze degli incidenti di Roma e Bologna. In autunno trasloco nella palazzina di via Pasteur. Scaramucci torna in Rai, nuovo direttore è Nini Briglia.
1978
Telefonano i fascisti in una notturna sulla violenza dopo l'uccisione di due missini a Roma. Si apre un grande dibattito nella sinistra: si devono lasciar parlare i fascisti? In marzo la radio è il punto di riferimento per la grande risposta popolare all'assassinio di Fausto e Iaio, due ragazzi del Leoncavallo.
1979
Briglia lascia Rp per la carta stampata, inizia la direzione di Biagio Longo. L'8 aprile Antonio Stella inaugura "Le testate degli altri", la rassegna stampa: per mesi pagherà i giornali di tasca propria. Cronache dalle fabbriche in lotta contro i licenziamenti tra cui l'appassionata diretta dell'assemblea Unidal.
CONTINUA QUI http://www.radiopopolare.it/chisiamo/storia/


Radio Popolare e' ascoltabile in streaming
e con un decoder digitale Eutelsat Hot Bird 4, a 13° Est.Polarizzazione verticale Frequenza 12.111 MHz.

DIRETTA http://www.radiopopolare.it/poplive/diretta/

 Siamo da sempre convinti che sia diritto inalienabile della persona comunicare ed essere informati. Diritto sempre più difficile da esercitare. Ma noi insistiamo: con il nostro lavoro quotidiano, insieme alle radio di Popolare Network, puntiamo a promuovere nuove fonti di informazione, la partecipazione attiva del pubblico, la costruzione di una comunicazione non mercificata e la cooperazione con chiunque persegua questi stessi fini.
Buon ascolto.

Segui la nostra campagna abbonamenti su abbonaggio.radiopopolare.it

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martedì 2 ottobre 2012

La Terra si spezza



La Terra si spezza (sotto l'Oceano Indiano)

Lo scorso 11 aprile due terremoti di magnitudo 8,7 e 8,2 hanno scosso l'Oceano Indiano. A provocarli una rottura nel mezzo della placca indo-australiana, che si sta spezzando in due


di Caterina Visco



Al largo dell'Oceano Indiano la crosta terrestre si sta letteralmente spezzando. Ad annunciarlo fragorosamente è stata, sostengono tre studi pubblicati su Nature, la coppia di terremoti di magnitudo rispettivamente 8,7 e 8,2, che l' 11 aprile 2012 hanno scosso questa parte del pianeta. Secondo i tre paper infatti, sotto l'Oceano Indiano la placca indo-austrialiana si starebbe spezzando in due placche più piccole, o addirittura in tre, e le scosse sarebbero state causate proprio dalla tensione accumulata in questo processo di formazione di un nuovo confine.

È dagli anni '80 che i sismologi sostengono che la questa parte della crosta terrestre si sarebbe potuta rompere. Stando alle principali teorie della tettonica a zolle, la placca indo-australiana ha cominciato a deformarsi internamente circa  50  milioni di anni fa, e occorreranno altri milioni di anni e migliaia di terremoti di grande intensità prima che questo processo arrivi a compimento. Secondo il primo dei tre studi, coordinato da Matthias Delescluse, un geofisico dell' Ecole Normale Supérieure di Parigi, alla base della rottura vi sarebbe  la tensione accumulata dai movimenti della placca verso nord, dove si scontra con la placca eurasiatica.

A questa tensione, spiegano gli scienziati nel loro lavoro, si aggiunge poi quella dovuta alle tensioni e rotture sul margine orientale della placca. Infatti, esaminando i cambiamenti nello stato di tensione immediatamente precedenti ai due eventi del 2012, Delescluse e la sua équipe hanno scoperto ad aver acceso la miccia della loro esplosione essere state proprio le conseguenze di altri due terremoti avvenuti lungo questo confine orientale. Il primo è quello di magnitudo 9,1 responsabile dello tsunami che il 26 dicembre 2004 si è abbattuto sull'isola di Sumatra, portando alla morte di oltre 228mila persone; l'altro è un terremoto di minore intensità del 2005. 

Nel secondo studio, i ricercatori guidati da Thorne Lay della University of Santa Cruz in California,  hanno invece esaminato più profondamente la dinamica degli eventi dell'11 aprile, scoprendo che la prima scossa ha interessato ben quattro diverse faglie. Secondo il lavoro del team di Lay, questo terremoto si potrebbe suddividere infatti in quattro scosse più piccole, di magnitudo 8,5, 7,9, 8,3 e 7,8, durate in tutto due minuti. Queste avrebbero provocato la rottura di tre faglie perpendicolari tra loro e in una quarta perpendicolare a esse. Una quinta faglia sarebbe stata invece coinvolta nel secondo dei due terremoti.

Questo interessamento multifaglia si è riflesso, mostra lo studio, nel pattern di faglia emerso dopo le scosse, uno dei complessi mai studiati. I pattern di faglia sono quegli insiemi di linee di faglia che possono essere tracciate sulla superficie terrestre dopo un terremoto, come delle cicatrici che restano sulla pelle a lungo dopo una ferita. Solitamente la maggior parte dei terremoti si propagano lungo una sola faglia, e non quattro o anche più come in questo caso in cui, tra l'altro, una delle faglie è scivolata per almeno una ventina di metri.

Il terzo studio ha infine preso in considerazione gli strascichi di questi tremori giganti, rivelando che per ben sei giorni dopo i due terremoti, altre scosse di magnitudo 5,5 e oltre hanno avuto luogo in diverse parti del pianeta. “ Le scosse di assestamento sono di solito circoscritte alle immediate vicinanze dell'evento principale”, spiega il primo autore dello studio Fred Pollitz geofisico dello   US Geological Survey a Menlo Park, California. 

Solitamente, poi, spiegano i ricercatori, i terremoti più violenti sono quelli cosiddetti strike-up, quelli in cui due faglie si scontrano e una slitta sotto l'altra. Quelli in cui due faglie scorrono una accanto all'altro si chiamano strike-slip. Quello di magnitudo 8,7 della scorsa primavera è probabilmente il più intenso terremoto di questo tipo mai registrato da quando si usano i moderni sismografi, è stato avvertito in tutta l'area compresa tra India e Australia, toccando anche il sud e il sud-est asiatico. Quasi sicuramente è anche il più forte registrato all'interno di una placca e non ai suoi margini.  La sua natura strike-slip fortunatamente ha impedito che si generassero grandi tsunami come quello del 2004.



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giovedì 20 settembre 2012

Vietato guarire con il metodo Di Bella

Vietato guarire

Sette anni fa guarisce dal cancro, oggi i giudici decidono che deve restituire i soldi delle terapie: 41 mila 178 euro. Perchè la sua malattia ”non si poteva curare” come ha fatto lei e cioè con il metodo Di Bella.

Bar

bara Bartorelli, quarantenne bolognese, scopre undici anni fa di avere un linfoma di Hodgkin. Si affida alle cure tradizionali, affronta quattro cicli di chemioterapia ma, dopo pochi mesi, la malattia ritorna più aggressiva.

I medici le prospettano la soluzione del trapianto senza però garantirle la guarigione. La donna non vuole rischiare, non se la sente di “farsi ridurre a zero le difese immunitarie e di assumere grandi quantità di antibiotici”, decide di provare con il metodo Di Bella. Dopo pochi mesi migliora. E, piano piano, quei i benefici diventano stabili.

Per pagarsi la terapia, sui duemila euro al mese, chiede soldi ad amici e a parenti e c’è è anche chi, per racimolare la cifra, organizza per lei tornei di calcio. Passano altri mesi e, d’accordo con gli avvocati, Lorenzo Tomassini e Luca Labanti, Barbara fa causa alla Asl per ottenere il rimborso.

Due le pronunce a lei favorevoli, un decreto d’urgenza nel 2004 e una sentenza di merito nel 2006. I giudici constatano – grazie anche alle perizie di oncologici incaricati dai magistrati – che Barbara è guarita e che non ha un reddito tale da permetterle di pagarsi le cure. La Asl però impugna la decisione. E sei anni dopo, ossia a fine agosto di quest’anno, arriva il verdetto della corte d’appello.

Barbara non avrebbe potuto fare quella cura, perché, recita la sentenza ” una sperimentazione ministeriale stabilì che era inefficace”. Non solo. Poche righe più sotto si legge che ” la malattia di Barbara non era fra quelle oggetto di sperimentazione nel 1998″ ( infatti, non venne testato il suo linfoma, ma un altro, il non Hodgkin).

Non è finita. I tre magistrati, autori della sentenza d’appello, dichiarano che i loro colleghi non avrebbero dovuto affidarsi a esperti, a medici incaricati di esaminare le cartelle cliniche della paziente, visto che nel 1998 la sperimentazione ministeriale stabilì che la terapia Di Bella non era valida.

Testuale: ”All’autorità giudiziaria non compete di accertare, mediante l’ammissione di una consulenza tecnica di uffici, l’efficacia terapeutica del trattamento del prof Di Bella, in relazione alla patologia tumorale in coerenza con il principio dell’ordinamento secondo cui la legge ha attribuito ad appositi organi tecnici il potere di effettuare la sperimentazione…“.

L’avvocato Lorenzo Tomassini è stupefatto: “E’ assurdo, come si può stabilire per legge che è vietato indagare? Oserei dire: vietato guarire. Alla base del diritto civile c’è la possibilità di emettere provvedimenti d’urgenza per tutelare i casi limite. Lo stesso diritto civile prevede che si guardi all’obbiettività della situazione, la signora Bartorelli è guarita. Ha ottenuto un indubbio beneficio da quella terapia, invece non sappiamo quali risultati avrebbe avuto con un trapianto… com’è possibile che un giudice non si curi del fatto che un malato di tumore è guarito? Il diritto alla salute è sacro e inviolabile”.

E il diritto alla libertà di cura? Barbara Bartorelli annuncia un prossimo ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo: ”Perchè dobbiamo accettare che lo Stato sia tutore della nostra salute? Perchè la commissione del farmaco deve decidere come si deve curare un malato ? Se le terapie non funzionano, il nostro Stato - lo stesso che si interroga sull’opportunità del testamento biologico – ci lascia morire. E che colpa avrei io? Di non aver accettato di andare all’altro mondo a 32 anni? Chiedo la libertà di rivolgermi al medico che scelgo e che sia lui a decidere cosa è meglio per me, non un prontuario stabilito da una azienda farmaceutica!”

http://cipiri7.blogspot.it/2012/08/la-di-bella-e-efficace-nella-cura-di.html

LEGGI ANCHE http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Di_Bella

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domenica 16 settembre 2012

Addio a Neil Armstrong


Addio a Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna-
Washington - (Adnkronos/Ign) - All'età di 82 anni è morto l'astronauta americano che il 20 luglio 1969 scese e camminò sul satellite. Storica la sua frase: ''Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità". Obama: "Tra i più grandi eroi Usa". Tito Stagno, commentatore dello sbarco insieme all'inviato Ruggero Orlando: "Se ne va una parte della mia vita". Piero Angela: uomo schivo ed eccezionale. Neil Armstrong sulla Luna: la diretta RAI .
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20 luglio 1969: il primo uomo sbarca sulla Luna. La RAI trasmette in prima serata la diretta dell'evento con la telecronaca del giornalista Tito Stagno, del quale rimane famosa la diatriba con l'altro giornalista Ruggero Orlando in collegamento da Houston circa il momento esatto dell'allunaggio. Dalle registrazioni emerse tuttavia che Stagno annunciò l'allunaggio con 56 secondi di anticipo e Orlando con una decina di secondi di ritardo.
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UFO Trasmissione radio Neil Armstrong - NASA

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 Qui si possono vedere alcune scene e sentire alcuni dialoghi noti soltanto a pochi, riguardanti il famoso giorno dello sbarco sulla luna. Con questo non voglio dire che è assolutamente certo che quel giorno del 1969 la NASA abbia raggiunto il nostro satellite, semplicemente che se tutto quanto riguardo al lancio fosse finzione... se tutto fosse una montatura per sembrare più avanzati tecnologicamente rispetto ai rivali rossi d'oltreoceano, beh... allora alla NASA sono veggenti oltre che geni... perchè chiedetelo a chi quel giorno ha avuto la possibilità di stare seduto a vedere la diretta Rai, se c'è stato o meno un black out della trasmissione (certo che c'è stato), quindi oltre che filmarsi per ingannare il grande fratello russo, si sono pure fatti una chiacchierata censurata, su di un ipotetico UFO, sapendo oltretutto di essere intercettati da due radioamatori... russi! Questo è veramente degno dei migliori servizi segreti e dei migliori chiaroveggenti del mondo!
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Lo Sbarco Sulla Luna è Falso
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Un inquietante filmato afferma che il primo sbarco sulla Luna ad opera degli Americani fu soltanto una hollywoodiana messa in scena.

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domenica 12 agosto 2012

Cura per il cancro poco redditizia

 

Trovata la cura per il cancro. Ma non interessa perchè non "rende".

Le grandi Case Farmaceutiche la snobbano perchè non è un “affare”.


E’ una soluzione semplice ed è sempre stata sotto il naso degli scienziati. C’è da utilizzare il di-cloro-acetato, che attualmente è impiegato nei problemi metabolici. La scoperta della sua efficacia contro i tumori è stata fatta nell’Università canadese di Alberta nel gennaio 2007. Stranamente, i media non ne hanno parlato. Eppure è una sostanza che può essere utilizzata da chiunque, non ha effetti collaterali particolari ed è estremamente economico (a differenza dei costosi farmaci antitumorali prodotti dalle grandi Aziende Farmaceutiche internazionali). Gli scienziati canadesi hanno testato il DCA (di-cloro-acetato) ed hanno ucciso le cellule tumorali dai polmoni, dal seno e dal cervello lasciando integre le cellule sane. Lo stesso risultato era stato ottenuto alimentando cavie ammalate con acqua contenente DCA.
Il DCA agisce sui mitocondri delle cellule malate portandole all’apoptosi cellulare e di conseguenza alla morte delle cellule malate. E’ ampiamente disponibile in quanto già utilizzato per la cura dei disturbi alimentari. Potete trovare maggiori informazioni su thedcasite.com  sul quale vengono pubblicate le esperienze, i dosaggi, i vari casi, i pro e contro.
DOMANDA: perchè le Case Farmaceutiche snobbano la scoperta?
RISPOSTA: probabilmente perchè il metodo è naturale e non può essere brevettato. Niente brevetto, niente affari. Senza brevetto non è possibile sfruttare la scoperta come stanno facendo, ad esempio, con le costosissime cure per l’AIDS. Meglio che la gente continui a finanziare campagne anti-tumori ed a pagare salate le cure sul mercato.
Ma forse c’è una speranza: piccoli Laboratori indipendenti potrebbero iniziare a produrre il DCA e, dopo le previste procedure, commercializzare finalmente il farmaco.


La scoperta è abbastanza datata: gennaio 2007. Il dottor Evangelos Michelakis, professore del reparto di medicina presso l’Università di Alberta (Canada), ha dimostrato che il di-cloro-acetato provoca una regressione in diversi tumori, tra cui quello del polmone, della mammella e del cervello. Il team di scienziati che lo ha coadiuvato nella ricerca ha pubblicato un articolo sulla rivista scientifica Cancer Cell nel quale viene riportata la scoperta di questa semplice molecola, a buon mercato, che ha attivato il meccanismo di apoptosi (non la necrosi) delle cellule tumorali. Per apoptosi si intende una forma di morte cellulare programmata. La cura con DCA ha provocato un rapido ritiro delle cellule tumorali nelle cavie da laboratorio. Il tumore si è ridotto del 70% in 3 settimane. Ovviamente, non tutti i tumori reagiscono allo stesso modo. Il sarcoma, ad esempio, non risponde al DCA. Sempre in quell’anno è stato aperto un sito specifico per il DCA (www.thedcasite.com) sul quale vengono pubblicate le esperienze, i dosaggi, i vari casi, i pro e contro. In America non è stato ancora approvato, come cura contro il cancro, dalla FDA (Food and Drug Administration), per cui le Aziende farmaceutiche non si danno da fare con le ricerche, anche perchè il DCA non è brevettabile (no brevetto = no business).

Un lettore, a proposito dell’utilizzo di DCA nella cura contro alcuni tipi di tumore, ci ha evidenziato un articolo (del quale non conosciamo l’autore) che è apparso su scienceblogs nel maggio dello scorso anno e che parla dell’argomento. Volendolo riassumere, perchè ci sembra equilibrato, dice che non è corretta la notizia che il DCA guarisca certamente il cancro. Il primo problema è che (al momento di quell’articolo) non erano ancora iniziate le sperimentazioni sull’uomo, anche se sulle cavie i risultati erano molto incoraggianti. Dice che a suo tempo è stata calcata la mano per dare risalto alla notizia, che è stata diffusa dai magazine. Però il DCA ha in effetti delle potenzialità, perchè è in grado di inibire l’enzima che regola l’ossigenazione del mitocondrio presente nella cellula e dare il via al processo di apoptosi della cellula malata. Ci sono buone ragioni per pensare questo potrebbe funzionare. Molte cellule tumorali insorgono in tessuti poveri di ossigeno e inibire il loro mitocondrio potrebbe essere determinante per la loro sopravvivenza. Il DCA sembra anche essere un farmaco relativamente sicuro. Viene utilizzato da decenni in pazienti con disturbi metabolici. Questo è incoraggiante, perchè esiste un’abbondante casistica sugli effetti del DCA, e basterebbe spostare la ricerca sulla cura del cancro anche se, come già detto, il DCA non è una bacchetta magica e non potrà risolvere tutti i casi di cancro. Bisognerebbe sollecitare ulteriori indagini su questo promettente farmaco e chiedere l’inizio delle sperimentazioni cliniche, ma è troppo presto per parlare di “cura per il cancro”. É vero che le Industrie Farmaceutiche americane non investono in questo progetto perchè dovrebbero investire svariati milioni di dollari che ben difficilmente vedrebbero rientrare, poiché il DCA non è un prodotto brevettabile. L’augurio è che una comunità accademica indipendente si faccia carico della ricerca, ma le spese dovrebbero essere sopportate da un Ente pubblico.
Gira, gira, l’ultima parola sembrano sempre averla i soldi.


Vale la pena di informarsi e di attivarsi.
Via


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mercoledì 8 agosto 2012

La Di Bella è efficace nella cura di tumori



FINE DELL'INQUISIZIONE PER IL METODO DI BELLA?
L'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), diretto dal professor Umberto Veronesi, ha appena certificato che la cura Di Bella è efficace nella cura di tumori.


LEGGI QUI http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Di_Bella
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venerdì 13 luglio 2012

Russia: le parole e le frequenze influenzano e riprogrammano il DNA


Russia: le parole e le frequenze

 influenzano e riprogrammano il DNA


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 Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.

Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”. I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.
I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base.
Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.
Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori informazioni, per favore, andate all’appendice finale di questo articolo).



La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando la radiazione laser del DNA endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.
La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perchè le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.
Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA!
In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.



I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente. Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.
Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati!
I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).
Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In Natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso.
Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze.
A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.
Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente.
Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.
Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione.
Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.
Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.
Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza.
Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.
I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.
Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta.
Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.
Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.




Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma.
L’articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori.
Nel suo libro “Vernetzte Intelligenz” (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale,possiamo creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione.

Tutti i dati sono tratti dal libro “L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA” di Von Grazyna Fosar e Franz Bludorf, (edito in Italia da Macroedizioni)

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giovedì 5 luglio 2012

Il bosone di Higgs esiste, l'abbiamo trovato

 Peter Higgs accolto da ovazione al Cern di Ginevra

(ASCA) - Roma, 4 lug - Peter Higgs, genio britannico della fisica, e' il 'padre' della particella di dio che prende il suo nome. Lo scienziato, oggi 83enne, formulo' per la prima volta la sua teoria nel 1964 e da quel momento il mondo della fisica sta cercando senza sosta una traccia del bosone che finalmente oggi il Cern sembra aver trovato.

Secondo il racconto di un suo vecchio collega, Alan Walker, nel corso di un esperimento Higgs esclamo': ''Oh merda, io so come accade'', riferendosi all'intuizione di un ''campo'' che assomigliava ad una specie di colla dove le particelle si ritrovavano piu' o meno bloccate.

Piu' tardi Higgs pubblico' un documento sulla sua teoria, diventando il 'guru' di una scuola scientifica, alla quale si rifecero molti fisici nel corso degli anni. Timido e tranquillo, Higgs ora conduce una vita modesta a Edimburgo, Scozia, dove ha insegnato per molti anni.

Higgs non poteva mancare al grande appuntamento di oggi a Ginevra dove l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern) ha annunciato la scoperta di una particella ''compatibile'' con il bosone che porta il suo nome. Completo grigio e camicia bianca, Higgs e' stato accolto da una ''standing ovation'' al suo arrivo all'auditorium.

''Non avrei mai immaginato di assistere ad una cosa simile nella mia vita'', ha dichiarato poco dopo l'annuncio.

Considerato dalle persone che hanno lavorato al suo fianco come ''una persona estremamente intelligente'', Higgs ha visto il suo primo articolo sul bosone respinto dalla rivista Physics Letters, pubblicata al tempo proprio dal Cern.

Da uomo modesto quale e', Higgs ha a lungo respinto l'appellativo ''bosone di Higgs'' e, pur essendo ateo, si e' sempre mostrato imbarazzato per l'altro soprannome, particella di dio, che avrebbe potuto offendere i credenti.

Higgs e' tra i possibili candidati al prossimo premio Nobel.

ghi/uda



«Il bosone di Higgs esiste, finalmente sembra proprio che l'abbiano trovato». Margherita Hack commenta a Babylon Post la notizia che ha fatto il giro del mondo questa mattina a partire dal Cern di Ginevra: la madre di tutte le particelle ipotizzata nel 1964 con la teoria del modello standard è stata "riprodotta" dal superacceleratore Large hedron collider. «Questa è la conferma della teoria di Peter Higgs» osserva l'astrofisica. «Una teoria che spiega molto bene i fenomeni che si osservano e gli esperimenti che si fanno con le particelle e che ipotizza la necessità che esista una particella molto più pesante del protone (appunto il bosone di Higgs) in grado di spiegare come tutte le altre particelle vengono create, cioè si formano e prendono massa. Questo bosone sembrava fantomatico. Ci sono stati molti anni di ricerca senza riuscire a scovarlo. Ora sembra certo che esista e quindi la teoria sarebbe confermata». Professoressa Hack, lei è d'accordo con chi lo chiama la particella di dio? «Io lo chiamo addirittura dio [ride, ndr]. Poiché è la particella che spiega come si forma la materia delle altre particelle e siccome queste sono quelle da cui poi deriva tutto - le stelle, gli elementi che abbiamo sulla terra, compresi quelli che compongono gli esseri umani - questa particella è veramente dio».
Per avere la conferma della teoria di Higgs ci sono voluti circa 50 anni. Questo è un grande risultato per la fisica delle particelle che avrà ricadute anche nel campo dell'astrofisica hanno viaggiato quasi a braccetto. Quale sarà la prossima scoperta? «Intanto c'è il problema di sapere cosa è la materia oscura e cosa è l'energia oscura. Probabilmente anche il bosone di Higgs gioca un ruolo in questi due elementi. Poi bisogna cercare di capire perché l'universo è fatto di materia e non di antimateria. Oggi l'astrofisica riesce a vedere direttamente come era fatto l'universo 400mila anni dopo l'inizio dell'espansione. Dalle temperature e dalla densità della materia in quel momento, come i fisici, anche noi possiamo risalire ai valori di temperatura e densità della materia a frazioni infinitesimali di secondo dopo il Big bang. Ora la fisica particellare ha verificato l'esistenza di una particella che ne genera altre elementari che conosciamo solo in parte. Un passaggio chiave per distinguere gli ingredienti della zuppa di materia presente un attimo prima dell'espansione dell'universo.
Federico Tulli

Bosone di Higgs "Particella Dio".





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Il bosone di Higgs sarebbe una ipotetica particella elementare, massiva, scalare, prevista dal modello standard della fisica delle particelle. Nell'ipotesi che questa esista, essa sarebbe l'unica particella del modello standard a non essere stata ancora osservata.
leggi anche http://cipiri7.blogspot.it/2009/03/bosone-di-higgs-particella-dio.html

Una giornata di bosoni di Higgs



Una giornata di bosoni di Higgs

 http://cipiri7.blogspot.it/2011/08/una-giornata-di-bosoni-di-higgs.html


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